Per cercare di rispondere alle crescenti problematiche legate al comparto agricolo l’Istituto di ricerca “Eureka” ha elaborato una propria metodologia di coltivazione denominata Omeodinamica. È facile intuire che il suffisso “omeo” deriva dal termine “omeopatia”. Questo modo di fare agricoltura infatti si prefigge lo scopo di fondere le conoscenze dell’agricoltura bio ecologica con quelle biodinamiche e con quelle dell’omeopatia. Risulta infatti possibile, in accordo con la visione omeopatica, portare alle piante e ai terreni delle forze sotto forma di messaggi memorizzati e conservati dall’acqua.
Oggi, l’uomo attento e cosciente, si trova di fronte a tre grandi emergenze:
- La gravità della situazione ambientale (inquinamento fisico-chimico, biologico, elettro-magnetico, radioattivo, transgenico, scarsità di acqua potabile, ecc.);
- la necessità di potenziare il valore nutrizionale degli alimenti affinché essi possano sostenere l’uomo in tutte le sue componenti (biologica, animica e spirituale);
- le ristrettezze economiche in cui l’agricoltura si trova a operare.
Occorre cercare concretamente nuove strade ed un aiuto in tal senso ci può venire dalla medicina omeopatica opportunamente adattata. Come risaputo dai genetisti la pianta esprime non più del 30-40% del suo patrimonio genetico (il DNA); la restante parte è presente ma “silente”, cioè non si esprime. Si può quindi ipotizzare che nel mondo vegetale siano presenti enormi possibilità di adattamento e di risposta ai fenomeni critici sopraddetti, fenomeni che limitano la produzione agricola e ne aumentano i costi. Il metodo omeodinamico agisce stimolando questi fattori di vita “silente”, la capacità di portare adattamento e resistenza ai parassiti ed agli stress climatici affinché essi inizino a sviluppare la loro preziosa azione a salvaguardia della vita, delle produzioni e della loro qualità.
Il termine “omeodinamico” indica quindi che gli interventi vengono effettuati con prodotti collocabili nell’ambito dell’omeopatia, ossia interventi attraverso i quali l’informazione contenuta in una determinata sostanza naturale viene “estratta” mediante tinture o macerazioni e quindi trasmessa come informazione al DNA della pianta o alla vita del terreno grazie alla sua componente acquosa. Dato che l’acqua è la base di ogni essere vivente otteniamo, in virtù della sua capacità di trasmettere informazioni, la possibilità di stimolare adeguatamente tutte le forme di vita.
Il metodo omeodinamico può così stimolare:
- il processo di formazione dell’humus nel terreno (anche senza apporto di sostanza organica);
- il processo di compostaggio della sostanza organica;
- l’attivazione dei processi di depurazione nel terreno, piante ed acqua;
- i principali processi vegetali (germinazione, fioritura, accestimento, maturazione, formazione di vitamine, principi attivi, ecc.);
- la resistenza agli stress climatici (al freddo, al caldo, al secco, all’umido);
- la resistenza ai parassiti ed alle infestanti;
- la resistenza all’acqua salmastra;
- la resistenza ai pollini OGM;
- la resistenza ai campi elettromagnetici;
Seguendo questi pensieri sono stati anche realizzati dei dispositivi atti a potenziare la capacità bagnante dell’acqua (fino a 6 volte) dispositivi che si sono dimostrati ideali per condizioni di siccità. Le modalità di utilizzo dei prodotti omeodinamici sono estremamente semplici: normalmente il prodotto viene diluito in acqua dall’agricoltore (10 ml di prodotto in 40 litri per ettaro) e irrorato sul campo a goccia fina. L’agricoltura omeodinamica, grazie al fatto che utilizza l’omeopatia, si pone come un metodo agricolo assolutamente eco-compatibile (i prodotti omeodinamici sono infatti costituiti al 100% da acqua) che contribuisce a produrre alimenti di altissima qualità in modo altamente economico permettendo la riduzione dei costi di produzione. Alla luce di quanto sommariamente esposto, il metodo omeodinamico può così quindi essere considerato una valida risposta alle tre emergenze citate. Il metodo omeodinamico utilizza anche i preparati biodinamici portandoli, tramite la dinamizzazione omeopatica, ad un livello di efficacia e precisione di gran lunga superiore a quelle di partenza.
Questo metodo presenta tre indiscutibili vantaggi:
- assoluta assenza di residui indesiderati nel terreno e nelle piante;
- costo molto limitato dei preparati, data l’alta diluizione cui la sostanza base viene sottoposta;
- praticità operativa.
Questo nuovo metodo di coltivazione, inoltre presenta molti aspetti educativi e morali per i giovani, cosa particolarmente gradita in un’ epoca quale è la nostra, ove il rispetto dei valori ambientali e della vita è scivolato ad un punto molto basso.
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